1. LA FINALE DI MATTEO BERRETTINI A WIMBLEDON

Non è solo il momento più bello del tennis italiano, ma sale sul podio dei momenti sportivi immemorabili che il 2021 consegna alla storia. Il giorno speciale di un’estate che, l’11 luglio, mette per la prima volta un italiano in finale a Wimbledon poche ore prima della Nazionale di calcio campione d’Europa a Wembley. Pochi giorni prima di quei nove minuti del 1° agosto in cui Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi hanno vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi. Emozioni ancora indescrivibili, ma da rivivere fino al brindisi per un nuovo anno che speriamo fatto ancora di materia dei sogni.

  1. I GIORNI DI SINNER FRA I MAESTRI

Ha dato tutto per essere fra i migliori 8 tennisti al mondo nella prima edizione italiana delle ATP Finals. E quando è sceso in campo al posto di Tsitsipas, Jannik Sinner ha fatto impazzire Torino: battendo quell’Hurkacz che gli aveva negato il primo Masters 1000 a Miami, tenendo Medvedev in campo fino a un terzo set combattuto colpo su colpo, con due match-point a favore del nostro. E a vent’anni, scalato il ranking mondiale fino alla top-ten, già vinti 5 tornei ATP, il futuro di Sinner è già adesso.

  1. IL ROLAND GARROS DI LORENZO MUSETTI

La terra rossa ha tremato sotto i piedi di Novak Djokovic quando un impudente diciannovenne, che tira di rovescio a una mano, ha vinto anche il secondo set. Erano gli ottavi di finale del Roland Garros, dove Lorenzo Musetti non era mai stato prima: non abbastanza per battere Djokovic, che poi trionferà a Parigi vincendo la partita più bella dell’anno contro Nadal, ma assai per catturare gli occhi di un universo tennistico ammirato dai suoi colpi irriducibilmente spettacolari.

  1. CAMILA GIORGI, CUORE A MILLE

Si dice da un po’ che il tennis italiano sia fatto di cicli e che dopo gli Slam di Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, e le meraviglie doppie di Sara Errani e Roberta Vinci, sia giunto il rinascimento del tennis maschile, che certi risultati non li otteneva dai tempi di Panatta. Vero, però a Ferragosto arriva sotto l’ombrellone la notizia di Camila Giorgi campionessa del Masters 1000 di Montreal con una settimana di tennis tirato tutto fra le righe, lì dove non si prende. Lì che magari fosse sempre al gioco della roulette di una tennista senza mezzi termini. E se Rien ne va plus e prendere o lasciare, la prendiamo.

  1. RITROVARSI UN GIORNO A ROMA

Quel radioso giorno di maggio in cui la gente ha riempito il Foro Italico abbiamo ritrovato la bellezza di una normalità che la pandemia ci aveva negato. Erano i giorni degli Internazionali d’Italia, era il pubblico italiano che ha applaudito il decimo trionfo di Rafa Nadal e i grandi successi di Lorenzo Sonego contro Thiem e Rublev prima d’inchinarsi in semifinale, ma al terzo set, a Djokovic. Era la primavera di un anno di tennis semplicemente indimenticabile.