L’antipasto è squisito. Lorenzo Sonego ha vinto il Sardegna Open (ATP 250) inaugurando una stagione rossa di tennis italiano che da oggi si schiera a Montecarlo, sulla terra di Fognini campione in carica.
E se Fabio è l’elogio della follia, fatta d’un tennis scenografico e carnale, Sonego è invece il simbolo di una classe operaia che va in paradiso, di un lavoratore delle corde che ha incontrato Gipo Arbino nella sua fabbrica del tennis: un maestro fiero con la pipa in bocca e la pelle brasata sui campi di terra.
Così Sonego ha imparato a vincere partite infinite – lottate punto a punto con le regole della mente, a immagine e somiglianza d’un tie-break – perché in lui il maestro Gipo ha coltivato l’arte dei punti focali.
✅ First ATP Tour doubles title
✅ Second ATP Tour singles title
✅ First double winner in 2021
✅ First ?? champion on home soil in 15 yearsWhat a week for Lorenzo ?pic.twitter.com/NhKpqQ4ytA
— ATP Tour (@atptour) April 11, 2021
Da quando Sonego lo scorso ottobre ha disputato gli ottavi di finale del Roland Garros, sappiamo di avere un campione semplice e grande interprete della terra rossa – che a Cagliari ha vinto con Andrea Vavassori anche il torneo di doppio da oggi è best ranking al numero 28 ATP – vicino al talento innato di Jannik Sinner, allo stile elegante di Lorenzo Musetti, alla potenza di Matteo Berrettini – che oggi compie 25 anni – e alla classe veterana di Fabio Fognini.
E Montecarlo sarà già una prova del nove per altrettanti bravissimi tennisti nostrani.